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POLLINE: UN DONO DELLA NATURA

 Il polline è il principio maschile della pianta che viene trasportato dal vento e dalle api  fino ai fiori femminili da fecondare.

COME AVVIENE LA RACCOLTA DEL POLLINE SUI FIORI: Tutte le api operaie sono in grado di raccogliere il polline in quanto sono provviste di particolari ricettacoli esterni situati sulle zampe posteriori chiamate "cestelle". Passando di fiore in fiore il polline raccolto aumenta fino a che raggiunto il pieno carico, la bottinatrice torna all'alveare, il pieno carico corrisponde  in media 7,5 mg. per pallottolina.Ogni granello di polline d'api contiene più di 2 milioni di grani di polline di fiori e un cucchiaino ne contiene più di 2,5 miliardi!

 

UN SUPERALIMENTO, il più ricco che esiste in natura:la presenza di oltre 250 sostanze ad elevata attività biologica è stata determinata nel polline di diverse specie vegetali.

 

Proteine: fino al 35%, quantità impressionante, ancor più se si considera che si tratta  e di: : aminoacidi essenziali,    fenilalanina, isoleucina, lisina, leucina, metionina, treonina, triptofano e valina e aminoacidi semiessenziali la cisteina e la tirosinaarginina, glicina, glutammina, prolina  ,acido aspartico,alanina,istidina,prolina,serina, e il rarissimo amminobutirrico. 

Carboidrati: circa il 40% (in particolare amido e lattosio).Lipidi: 5%Acqua: 5% Il restante 15% è composto da varie sostanze, alcune delle quali non ancora definite. L’elenco pertanto risulta provvisorio, e lo studio dei pollini è ancora al di là dall’essere considerato completo.

Le vitamine:del gruppo B, le vitamine C, D, E,la proto-vitamina A..

Enzimi che favoriscono il metabolismo di numerose funzioni organiche.

La rutina, un glucoside che eleva la resistenza della parete dei capillari.

Sostanze antibiotiche;Pigmenti vari, responsabili del colore del polline.

Betasitosterolo: l'assorbimentodel colesterolo nell'intestino è influenzato dal betasitosterolo presente nel polline.

Flavonoidi: grazie al contenuto di flavonoidi il polline dimostra l’attività di sigillare e rafforzare i vasi sanguigni, migliorando così la circolazione sanguigna e la funzionalità cardiaca.

Antiossidanti: l’elevato contenuto di antiossidanti e flavanoidi fenolici, è caratterizzato da un’elevata attività antiossidante in grado di rimuovere i radicali liberi.

Microelementi: il polline contiene oltre 25 diversi microelementi e macroelementi quali: ferro, calcio, fosforo, potassio, rame, zinco, selenio e magnesio.

 

 

 

 BENEFICI

 E' un antiage: è ricco di acidi nucleici, indispensabili per la crescita, riparazione e disintossicazione cellulare;

Migliora la pelle: il polline viene utilizzato sia per il suo effetto ringiovanente, sia per curare problematiche della pelle come l'acne e la disidratazione.

Migliora le prestazioni sportive, consentendo di utilizzare l'energia in modo più efficiente. Il polline aumenta la forza, la resistenza, e la velocità di recupero; 

Stimola il cervello, incrementando la concentrazione, la lucidità mentale e la memoria fino al 40%;

Rafforza le difese immunitarie, aumentando il numero di globuli bianchi, linfociti e gammaglobuline presenti nel sangue. Inoltre ha proprietà antibiotiche;

Supporto alle terapie anticancro: riduce gli effetti negativi di radiazioni e chemioterapia, ed aumenta la quantità di cellule immunitarie, per meglio contrastare i tumori;

Proprietà antiossidanti, multifattoriali, dovute ad esempio alla stimolazione della produzione di glutatione, un importante peptide antiossidante prodotto dall’organismo, particolarmente efficace contro radicali liberi e stress ossidativo, oppure dalla presenza nel polline di bioflavonoidi.

Proprietà immunostimolanti; il polline sembrerebbe in grado di migliorare le funzionalità immunitarie, e quindi rivestire un probabile ruolo nei confronti della prevenzione e cura di affezioni infettive lievi (come il raffreddore).

Azione energizzante, tonica ed adattogena; grazie al contenuto in carboidrati, vitamine ed amminoacidi, il polline dona forza e vigore; può essere utile in caso di astenia, stanchezza psico-fisica, convalescenza post-malattia o post-operatoria.

Adiuvante nella terapia delle prostatiti e dell’ipertrofia prostatica, in quanto ridurrebbe l’infiammazione ed il dolore ad essa associato.

Miglioramento di alcuni parametri ematici, come aumento di globuli rossi, bianchi ed emoglobina nei pazienti anemici.

Azione ipocolesterolemizzante: riduzione dei livelli di colesterolo e trigliceridi ematici, soprattutto grazie alla presenza di fitosteroli.

Azione vasoprotettiva, che renderebbe il polline d’api utile in caso di fragilità capillare, varici, occhi stanchi.

Azione venotonica, prevalentemente mediata dalla rutina; questa induce vasocostrizione, e pertanto tonifica i capillari migliorando condizioni come l’insufficienza venosa e/o capillare, emorroidi, vene varicose, ecc.

Azione antimicrobica ed antibatterica, nei confronti di batteri come ad esempio la Salmonella.

Potrebbe migliorare la funzione ovarica, stimolando e favorendo l’ovulazione.

Azione antistaminica ed antiallergenica: il polline d’api può essere utile nel trattamento di asma, riniti, allergie, o comunque affezioni delle prime vie aeree, soprattutto grazie alla presenza della quercetina, un flavonoide dalle spiccate proprietà antiossidanti ed antiinfiammatorie.

Azione epatoprotettrice: alcuni studi su cavia hanno evidenziato una notevole azione epatoprotettrice del polline; in uno di essi sono state somministrate dosi letali di paracetamolo; mentre i soggetti ai quali non era stato somministrato il polline sono tutti morti entro 24 ore, degli altri, che avevano invece assunto polline, alcuni sono sopravvissuti, mentre altri sono morti dopo 24 ore.

Probabili proprietà antitumorali, soprattutto dovute all’azione immunostimolante ed adattogena.

Probabile azione antiipertensiva.

Azione sulla funzione intestinale: il polline può stimolare la peristalsi grazie ad un blando effetto stimolante non irritativo.

Nel controllo del peso; ma non come prodotto dimagrante, quanto piuttosto 1) come integratore in grado di ridurre i livelli ematici di colesterolo, LDL e trigliceridi, 2) come induttore del senso di sazietà, e 3) come stimolante del metabolismo (soprattutto grazie alla lecitina).

 

 

Il dosaggio giornaliero per un adulto di polline dovrebbe essere circa di 12 g, accuratamente masticato, oppure sciolto in acqua tiepida.

 

(polline al microscopio elettronico )

 

 

 

 

 

Controindicazioni.Attualmente non sono note interazioni farmacologiche importanti tra polline d’api e medicinali. Come per qualunque altro integratore, soggetti con patologie renali e/o epatiche devono consultare il proprio medico curante prima di introdurre il polline nella loro alimentazione.

E’ sconsigliato in gravidanza, durante l’allattamento e in età pediatrica

 

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